I chip simili a cervelli possono rendere i PC 1 milione di volte più efficienti

I futuri computer potrebbero essere modellati per simulare e assomigliare al cervello umano, e per quanto futuristico possa sembrare, questa tecnologia potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo.

Un nuovo rapporto scientifico mostra che un nuovo materiale potrebbe potenzialmente aiutare nella produzione di chip per PC che saranno 1 milione di volte più efficienti delle attuali tecnologie, e questo potrebbe accadere prima della fine di questo decennio.

Un nuovo chip per computer simile a un cervello.
Fonte immagine: KTH

Gli scienziati del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, in Svezia, e della Stanford University si sono uniti per ricercare l’argomento e hanno pubblicato i loro risultati sul sito web del KTH . Secondo la loro ricerca, questo futuro PC ultrapotente simile a un cervello potrebbe diventare realtà grazie a un nuovo materiale che è stato sviluppato.

Il materiale in questione è un composto di carburo di titanio chiamato MXene. L’uso di questo nuovo materiale per creare componenti di memoria potrebbe potenzialmente dare vita alla visione degli scienziati, rendendo i computer che simulano il cervello umano non solo reali, ma anche commercialmente fattibili, nel prossimo futuro.

Gli scienziati hanno scoperto che i componenti della memoria elettrochimica ad accesso casuale (ECRAM) hanno mostrato molto potenziale quando realizzati utilizzando carburo di titanio 2D. In grado di memorizzare ed elaborare dati, ECRAM eliminerebbe molte comunicazioni tra processore e memoria eseguendo entrambe le attività contemporaneamente.

Il rapporto descrive il modo in cui funziona ECRAM, riferendosi ad esso come “un componente in cui la commutazione avviene inserendo ioni in un canale di ossidazione, in un senso simile al nostro cervello, che funziona anche con gli ioni”.

Un rendering di una testa appoggiata su un chip di computer.
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Lo sviluppo di un computer del genere con qualità simili a quelle del cervello potrebbe creare una macchina con eccezionali capacità di intelligenza artificiale e, secondo gli scienziati, sarebbe abbastanza facile da produrre con l’uso di MXene. Il processo di assemblaggio sarebbe lo stesso dell’assemblaggio di wafer a semiconduttore di ossido di metallo complementare (CMOS) e comporterebbe l’integrazione di strati di materiale 2D su silicio.

In una dichiarazione rilasciata a TechRadar Pro , Max Hamedi, professore associato di KTH, ha parlato della potenza che questi nuovi computer potrebbero possedere. I componenti di memoria realizzati con MXene sono stati più veloci di quelli mostrati in precedenza.

“Saremo in grado di fabbricare blocchi di computer per scopi speciali [in, diciamo, da 5 a 10 anni] in cui memoria e transistor si fondono, rendendoli almeno 1.000 volte più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai migliori computer che abbiamo oggi per attività di intelligenza artificiale e simulazione [alcuni i calcoli mostrano anche un’efficienza energetica di 1 milione di volte per determinati algoritmi]”, ha affermato Hamedi.

Questi futuri computer richiederanno almeno cinque anni di prove, ma una delle parti più difficili è già finita: la svolta. Se le cose continuano su questa strada, nei prossimi anni potremmo assistere a una potenza di calcolo senza precedenti.