La robotica spiega perché ama lavorare alla Boston Dynamics
Cassie Moreira aveva già un forte interesse per la robotica mentre era al liceo. Ma dice che non si rendeva conto che una carriera era una possibilità e pensava invece che sarebbe rimasta semplicemente un hobby.
Ma quando si è laureata, ha deciso di candidarsi per una posizione presso la Boston Dynamics, un costruttore di robot , anche se lo considerava “un tiro lungo”. L’hanno presa.
Rispondendo a una serie di domande di giovani curiosi, Moreira dice in un video di cinque minuti sul canale YouTube di Boston Dynamics che al liceo ha provato di tutto, compresi l’orticoltura, la progettazione grafica e la riparazione di computer, ed è rimasta affascinata dalla riparazione di computer, che includeva una lezione settimanale di robotica.
Moreira rivela anche cosa l’ha portata ad interessarsi in particolare alla robotica e quanto tempo ci vuole per creare un robot.
Passando a Spot, l’ impressionante robot simile a un cane di Boston Dynamics, qualcuno chiede se gli umani abbiano il controllo totale sul talentuoso quadrupede. In modo rassicurante per coloro che temono la rivolta dei robot, Moreira risponde: “Sì, Spot non ha una mente propria. Hai un controller in cui puoi comandare direttamente Spot, un po’ come un controller Xbox, oppure puoi programmarlo per svolgere una missione autonoma. Ma tutte queste cose che stai configurando e definendo per Spot”.
Vengono anche poste alcune domande divertenti, come “Può Spot aiutarmi con i compiti?” (scusa, no) e “Posso guidare il robot dentro o sopra un compagno di classe?” (beh, cercano di costruire in intelligenza per evitare gli ostacoli, quindi si spera di no).
Moreira lancia anche un’interessante curiosità su Spot, rivelando che mentre è attualmente orientato allo svolgimento di attività in ambienti industriali come magazzini e altre strutture aziendali, il team di Boston Dynamics vorrebbe eventualmente adattare il robot anche per un ambiente domestico.
L’ingegnere elettrico qualificato ha anche suggerimenti per chiunque sia desideroso di iniziare a costruire i propri robot e rivela che tipo di persone potrebbero essere adatte a una carriera nella robotica.
Moreira ha scritto l’anno scorso come spera che più donne la seguiranno nel campo della robotica e delle materie associate, indicando uno studio che ha rivelato come le donne rappresentino solo circa un quarto della forza lavoro nei ruoli scientifici e ingegneristici, sebbene nella robotica tale cifra sia valida a circa un quinto.
Si spera che la sua recente chat con gli studenti ispiri più ragazze, oltre che ragazzi, a essere coinvolti in materie tecnologiche e diventare la prossima generazione di robotici e ingegneri.