Gli astronomi sono preoccupati per le costellazioni di satelliti come Starlink
Da quando SpaceX ha iniziato il processo di lancio della sua costellazione di satelliti Starlink, composta da migliaia di satelliti che lavorano insieme per creare una rete globale a banda larga, gli astronomi hanno espresso preoccupazione per gli effetti che tali costellazioni potrebbero avere sul cielo. SpaceX non è l’unica azienda che prevede di lanciare migliaia di satelliti in una costellazione e la loro presenza combinata in alto potrebbe avere conseguenze preoccupanti per le osservazioni astronomiche.
Ora, l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha annunciato che sta istituendo un nuovo centro per affrontare questo problema, chiamato IAU Center for the Protection of the Dark and Quiet Sky from Satellite Constellation Interference. L’idea è quella di riunire astronomi e operatori satellitari di diverse regioni geografiche per lavorare insieme sul problema.
La preoccupazione per le costellazioni di satelliti è che i satelliti sono in genere fatti di metallo altamente riflettente, quindi riflettono la luce solare e appaiono come punti luminosi che interferiscono con le osservazioni astronomiche. Inoltre, possono anche interferire con i radiotelescopi. Le costellazioni sono una preoccupazione particolare a causa del gran numero di satelliti lanciati e del fatto che sono progettate per coprire vaste porzioni dell’intero globo.
“L’Unione Astronomica Internazionale (IAU) è profondamente preoccupata per il numero crescente di costellazioni di satelliti lanciate e pianificate principalmente in orbite terrestri basse”, ha scritto l’IAU. “L’IAU abbraccia il principio di un cielo oscuro e radio-silenzioso, non solo come essenziale per far progredire la nostra comprensione dell’Universo di cui facciamo parte, ma anche per il patrimonio culturale di tutta l’umanità e per la protezione della fauna selvatica notturna. ”
La formazione di un centro per studiare questo problema è stata accolta favorevolmente da altre organizzazioni astronomiche, come la Royal Astronomical Society (RAS) britannica.
“Le nuove costellazioni stanno già interessando l’astronomia ottica e radio”, scrive la RAS. “In base alla progettazione, i satelliti forniscono copertura all’intera Terra, quindi, a differenza dell’inquinamento luminoso e delle interferenze radio a terra, è impossibile sfuggire ai loro effetti spostandosi in siti remoti. L’impatto più evidente è la comparsa di molte più tracce attraverso le immagini realizzate con osservatori ottici, sia a terra che nello spazio, che richiedono una mitigazione costosa e dispendiosa in termini di tempo con software o osservazioni ripetute e, in alcuni casi, rendono i dati inutili. Le osservazioni di fenomeni di breve durata spesso semplicemente non possono essere ripetute”.
Il nuovo centro mira a diventare una voce unificata per gli astronomi al fine di proteggere il cielo oscuro, compresi quelli come il vicedirettore esecutivo della RAS Robert Massey, che ha affermato: “È importante proteggere la nostra visione del cielo notturno in modo che le generazioni future continuino ad essere ispirato guardando le stelle.